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giovedì 14 marzo 2013

LE PAROLE SONO IMPORTANTI



Oggi ho capito una cosa: risulto fastidioso. Ultimamente poi, che son nervoso, non lascio passare niente. Puntualizzo. Un verbo sbagliato o un’imprecisione grammaticale, ma mica solo quello, anche discorsi che converrebbe lasciar passare all’impreciso di turno; ecco anche quelli mi inducono ad intervenire e chiedere approfondimenti sul tema, la fonte da cui proviene la tal notizia, una possibile altra versione della stessa. 

Un po’ perché sono scettico, un po’ per setacciare l’integrità dell’oratore di turno e un po’ anche perché a me mi sembra che si facciano un sacco di chiacchiere prive di sentimento, chiacchiere per passare il tempo, in cui le parole sono spese senza dar loro il giusto valore, il giusto peso e a me questa roba qui mi da un fastidio in stampatello-corsivo-grassetto-sottolineato: FASTIDIO

E così noto, servendomi di un’intensa correlazione causa-effetto meglio nota come razionalità, che anche su tematiche in cui la mia conoscenza si ferma alla spesso citata ‘infarinatura generale’, posso offrire un parere abbastanza articolato, credibile, altamente verosimile, tale da rendermi fottutamente attendibile agli occhi di chi mi sta davanti. Soprattutto in un ambiente povero di contenuti come uno spogliatoio, basta questo per farti passare come l’intelligente, il laureato, il saggio, quando invece la realtà è che.. non sono laureato.

Sarà il nervosismo insito per i 4 mesi di stop per dei cazzo di infortuni, ma di recente il mio spirito puntualizzatore si è acuito, che è un termine che non ho mai usato ma mi è venuto da scriverlo e il correttore automatico non me lo sottolinea di rosso, quindi vuol dire che esiste. Però noto ora che ‘puntualizzatore’ è sottolineato di rosso. Va beh, lo lascio. Si è acuito dicevo, e si è allargato alla televisione, alle pubblicità (ingannevoli), alle interviste (tutte uguali), ai complimenti (di facciata), a Caressa (ha rotto il cazzo), ai servizi di skysport24 (odiosi), ai tg (e i suoi inviati alla ricerca del grande scoop), ai sondaggisti (a chi servono?), alla finanza (elezioni legittimamente incerte, crollano i mercati, ma perchè? calma cacchio.. ) … al conclave.

E proprio riguardo al conclave, il mio nervosismo è andato crescendo per un fatto apparentemente banale, ma vi prego di seguirmi, enormemente assurdo. La rincorsa alla notizia sul favorito, il papabile Papa.

Ho sentito frasi quali – “Scola entra al conclave da grande favorito” – oppure – “Voci vedono come possibile outsider il messicano..”  – e ancora – “Nelle ultime ore salgono le quotazioni del canadese..” – e anche – “C’è chi parla di un testa a testa tra Brasile e Canada”. Addirittura un’inviata con espressione seriosa e convinta ha utilizzato termini bellici – “Pare proprio che la battaglia si stia giocando tra Italia e Stati Uniti” – dallo studio una giornalista ha sapientemente domandato all’inviata – “Prima tra la folla si è vista una bandiera mezza italiana e mezza statunitense; può essere premonitrice?” – in una piazza gremita da genti e bandiere di tutto il pianeta. No ma dico, ti sembra di aver fatto una bella domanda? 

Dio mio, ma è un conclave, da quando si rinchiudono non trapela niente, che minchia vuol dire “Nelle ultime ore.. “ – “Outsider” – “C’è chi parla di..”? Ma la vogliamo smettere di voler dare aggiornamenti tempestivissimi su cose che sapremo 10minuti dopo? E l’agenzia di turno vincitrice di tempismo, si fregerà poi di aver vinto sulla concorrenza, autocelebrandosi per essere arrivata sulla notizia 6 secondi prima dell’altra. 

Forse sono io, ma a me sale una roba che mi fa imbestialire. Se tutto questo a voi sembra normale e non vi infastidisce, a questo punto, io, serafico, accetterò il vostro verdetto e aggiungerò che.. 

Si fanno spazio nelle ultime ore, pare, voci che danno come possibile outsider un bel  Vaffanculo anche a voi. Passate parola.