Oggi ho capito una cosa: risulto fastidioso. Ultimamente poi, che son nervoso, non lascio passare niente. Puntualizzo. Un verbo sbagliato o un’imprecisione
grammaticale, ma mica solo quello, anche discorsi che converrebbe lasciar
passare all’impreciso di turno; ecco anche quelli mi inducono ad intervenire e
chiedere approfondimenti sul tema, la fonte da cui proviene la tal notizia, una
possibile altra versione della stessa.
Un po’ perché sono scettico, un po’ per
setacciare l’integrità dell’oratore di turno e un po’ anche perché a me mi
sembra che si facciano un sacco di chiacchiere prive di sentimento, chiacchiere
per passare il tempo, in cui le parole sono spese senza dar loro il giusto
valore, il giusto peso e a me questa roba qui mi da un fastidio in stampatello-corsivo-grassetto-sottolineato:
FASTIDIO.
E così noto, servendomi di un’intensa correlazione
causa-effetto meglio nota come razionalità, che anche su tematiche in cui la
mia conoscenza si ferma alla spesso citata ‘infarinatura generale’, posso
offrire un parere abbastanza articolato, credibile, altamente verosimile, tale
da rendermi fottutamente attendibile agli occhi di chi mi sta davanti. Soprattutto in un
ambiente povero di contenuti come uno spogliatoio, basta questo per farti
passare come l’intelligente, il laureato, il saggio, quando invece la realtà è
che.. non sono laureato.
Sarà il nervosismo insito per i 4 mesi di stop per dei cazzo
di infortuni, ma di recente il mio spirito puntualizzatore si è acuito, che è
un termine che non ho mai usato ma mi è venuto da scriverlo e il correttore
automatico non me lo sottolinea di rosso, quindi vuol dire che esiste. Però noto
ora che ‘puntualizzatore’ è sottolineato di rosso. Va beh, lo lascio. Si è
acuito dicevo, e si è allargato alla televisione, alle pubblicità (ingannevoli),
alle interviste (tutte uguali), ai complimenti (di facciata), a Caressa (ha
rotto il cazzo), ai servizi di skysport24 (odiosi), ai tg (e i suoi inviati
alla ricerca del grande scoop), ai sondaggisti (a chi servono?), alla finanza (elezioni legittimamente incerte, crollano i mercati, ma perchè? calma cacchio.. ) … al conclave.
E proprio riguardo al conclave, il mio nervosismo è andato
crescendo per un fatto apparentemente banale, ma vi prego di seguirmi, enormemente
assurdo. La rincorsa alla notizia sul favorito, il papabile Papa.
Ho sentito
frasi quali – “Scola entra al conclave da grande favorito” – oppure – “Voci
vedono come possibile outsider il messicano..” – e ancora – “Nelle ultime ore salgono le
quotazioni del canadese..” – e anche – “C’è chi parla di un testa a testa tra
Brasile e Canada”. Addirittura un’inviata con espressione seriosa e convinta ha
utilizzato termini bellici – “Pare proprio che la battaglia si stia giocando
tra Italia e Stati Uniti” – dallo studio una giornalista ha sapientemente domandato all’inviata – “Prima tra la folla si è vista una bandiera mezza
italiana e mezza statunitense; può essere premonitrice?” – in una piazza
gremita da genti e bandiere di tutto il pianeta. No ma dico, ti sembra di aver
fatto una bella domanda?
Dio mio, ma è un conclave, da quando si rinchiudono non
trapela niente, che minchia vuol dire “Nelle ultime ore.. “ – “Outsider” – “C’è
chi parla di..”? Ma la vogliamo smettere di voler dare aggiornamenti
tempestivissimi su cose che sapremo 10minuti
dopo? E l’agenzia di turno vincitrice di tempismo, si fregerà poi di aver vinto
sulla concorrenza, autocelebrandosi per essere arrivata sulla notizia 6 secondi
prima dell’altra.
Forse sono io, ma a me sale una roba che mi fa imbestialire.
Se tutto questo a voi sembra normale e non vi infastidisce, a questo punto, io,
serafico, accetterò il vostro verdetto e aggiungerò che..
Si fanno spazio nelle ultime ore, pare, voci che danno come
possibile outsider un bel Vaffanculo
anche a voi. Passate parola.