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sabato 24 marzo 2012

Ve lo dico io

Va tutto abbastanza bene. Ma tipo che mica ci si lamenta eh. Me ne guardo bene. Ma cosa c'è di peggio di aprire una confezione di fette biscottate e trovarle spezzettate? Ve lo dico io; niente. Tutto quello che chiedi in quel momento è spalmare della (tutt'altro che non costosa) marmellata di mirtilli sulla tua fetta ed intingerla nel tiepido latte. E invece no. Sei seduto a tavola. Ah, che bello! Dunque.. ma il coltello? Ma nooo!!! Cosa c'è di peggio di accomodarti a tavola, pronto ad iniziare il gradito pasto ed avvederti di una dimenticanza che ti costringe a rialzarti? Ve lo dico io; doverti rialzare poco dopo, perchè hai lasciato il telecomando sul divano e alla tv sta iniziando il programma della mai interessante Barbara D'Urso. No grazie. E cosa c'è di peggio di vedere un programma della D'Urso? Ve lo dico io; una confezione di fette biscottate spezzettate. E basta. Ecco cosa c'è.

giovedì 22 marzo 2012

Forze del disordine

Penso tanto mentre guido. E’ forse il momento della giornata in cui spazio di più tra i pensieri. Anche perché mentre si viaggia, si osservano un sacco di cose. E ci sono particolari pensieri che mi passano per la mente quando, come oggi, due auto dei carabinieri si accostano l’una all’altra fermandosi ed occupando entrambe le corsie a doppio senso della strada che sto percorrendo. In pochi istanti la mia mente intenta ad occuparsi di ordinarie faccende , arresta la sua divagante attività e concentra i suoi interessi sulla contemporanea bizzarra situazione. Dapprima valuto se abbiano fermato qualcuno o se vi fossero impedimenti particolari nella via.. scongiurate queste ipotesi non nego l’affacciarsi di un pensiero alle barzellette circolanti su di essi, ed in quell’ottica, inizio ad assaporare una reale difficoltà logica, sulla quale le ironiche storielle basano il proprio successo. Fermo dietro di loro, resto osservatore esterno per alcuni lunghi secondi, in cui dialogano amabilmente come vecchi amici. Mi guardo bene dal fare gesti di manifesta impazienza, al fine di evitare eventuali abusi di potere che in casi come questi un atteggiamento spavaldo potrebbe comportare. A dirla tutta anche perché sono uscito di casa con un margine d’anticipo invidiabile. D’un tratto la macchina accostata a sinistra (in simpaticissimo contromano), avvistatomi dal retrovisore specchietto non per le allodole, goffamente si produce in un’affrettata segnalazione con freccia che io intendo come ‘sorpassami sulla sinistra’. Lo spazio c’è a malapena. Io resto più immobile di un cerbiatto morto. Lo faccio anche un po’ apposta, perché la soluzione più logica sarebbe evidentemente che lui si levasse di mezzo. A questo punto eccolo intestardirsi ed abbassare il finestrino, fare ampi gesti con il braccio perché io lo passassi. Non mi sembra la cosa giusta da fare, ma non mi resta che obbedire agli ordini. Del resto non è forse lui definito come forza dell’ordine? Pedante e ligio, eccomi mettere la freccia, sfiorare il barzellettato che molto teneramente si adopera a ripiegare il proprio specchietto per evitare l’imbarazzante contatto tra le vetture.
Perché in fondo lo sa bene anche lui che sta cagando il cazzo alla circolazione.

lunedì 19 marzo 2012

AFFOLLATE FOLLIE

E' sempre affollato. Più affollato della testa di un adolescente innamorato. Più affollato anche della cassa veloce dell'esselunga un sabato sera alle 18e16. Ed anche, udite udite, più affollato di un concerto dei nirvana se si scoprisse che kurt ancora vi fosse!
Sto parlando del carro dei vincitori.
Si perchè dopo mesi cupi, di anonimato, di disinteresse, spuntano come funghi persone che, ai primi successi, ti regalano ampi sorrisi. C'è chi spunta da uno scaffale al supermercato per farti i complimenti, chi ti chiama da un lato all'altro di un parco per far vedere agli altri che ti riconosce. Poi addirittura tra quelli più vicini a te, si nascondono quelli che 'hanno sempre creduto in te'. Davvero? Hai sempre creduto in me? Non me ne ero accorto, grazie! Facciamo così, fingerò di crederti! Ma dove eravate prima? In letargo? E allora via, sù tutti!!! Ammassatevi su questo carro che pare barcone in arrivo a lampedusa. Senza vergogna, senza ritegno, senza dignità!
Ma ciò che più è incredibile è che a me, tutto sommato, va bene così.

lunedì 5 marzo 2012

Post povero di contenuti interessantissimi

Il cervello. Epoca del computer, penso ad esso come un hard disk. Poi mi correggo. Deduco che il discorso appena fatto va letto al contrario.. l'hard disk è stato creato per quanto possibile simile ad un cervello. E' così. Penso ad esso in terza persona, in verità è lui che sta ragionando su se stesso, non riconoscendosi peraltro. Ora che gliel'ho detto però se ne è accorto.. Ma gliel'ho detto a chi? Al cervello? Io? Ed io chi? Io cervello di Dane. E' riflessivo, si inganna da solo. Cade in tranelli logici apparentemente come le scuole Arturo Ferrarin e Don Milani; elementari.
Prima pensavo ad un aggettivo che però si era ancorato sulla cosiddetta punta della lingua. Ed è da quel momento che mi sono domandato quale procedimento stesse impedendo al mio cervello di giungere a quel banale aggettivo. E se cominci a pensarci poi è un casino, ti vengono un sacco di domande o considerazioni sciocche, banali, cervellotiche appunto. Ad esempio.. Il dormire. Dormire equivale a quando attacchi alla presa un cellulare, lo ricarichi. e come fai a ricaricarti senza energia che ti immetti da fonte esterna? (Cioè seguitemi un attimo, sto stupendomi di come faccia a funzionare un processo naturale dando per normale un processo artificiale). O quando ti sforzi a ricordare una esperienza, proprio non ti viene in mente.. basta un piccolo aneddoto che rompe una diga che tratteneva un sacco di ricordi che ti fanno aggiungere particolari a vicende che se non fossero state stimolate da terzi, sarebbero rimaste sepolte sotto quintali di scartoffie, concedetemi la metafora.
Intendo fermarmi qui, perchè questo è argomento che potrebbe ramificarsi esponenzialmente. Non sono in grado di sostenerlo e poi cmq mi sono rotto le balle. Faccio altro. E' passata da poco la mezzanotte, siamo entrati nel 6 marzo 2012, importante poichè sancisce il giorno in cui, da quando sono nato, sono maggiormente vecchio.