Translate

Cerca nel blog

sabato 27 aprile 2013

SCHIETTEZZE - parte prima



Sarà un pezzo schietto. Lo premetto. Mica che poi uno dice che sono un razzista, fascista, comunista. Si lo sono. Ed anche voi lo siete. Ognuno di noi è un po’ fascista, razzista e comunista. Ognuno di noi ha un vicino, un parente, un politico, un tizio a caso che detesta. Solo che determinate cose non si scrivono e dicono perché non sta bene farlo. Di solito, ma non oggi.

Io, sempre così attento a misurare le parole, a mettermi nei panni del prossimo, a porgere l’altra guancia..  realizzo che dopo un po’ le guance finiscono, i panni sono sporchi e le parole sgorgano incontrollate come acqua di fonte.

Trovo molto interessante la mia parte intollerante (Caparezza)

E allora parliamo degli zingari che han preso il mio stesso treno per Bologna; non ho niente contro gli zingari, neanche contro chi veste di stracci maleodoranti. Ma se i due fenomeni si presentano contemporaneamente sommati ad una spiccata arrogante maleducazione e all’assenza di biglietto di viaggio, beh ecco che esce il Calderoli GTI che è in me. “Ma andatevene a casa vostra a fare i vagabondi teste di cazzo.” – discorso assolutamente di cattivo gusto solo apparentemente perchè, vacca puttana, un po’ di sano amore per la mia patria ce l’ho e mi urta vedere stranieri irrispettosi fare i coglioni a casa mia. Dove sbaglio, se sbaglio? Se c’è rispetto, non c’è problema. Se c’è problema è perché non c’è rispetto.

Non solo Dio non esiste, ma provate a trovare un idraulico nei weekend (Woody Allen)

Una volta per tutte; la religione fonda le sue solide basi sulla mancanza di risposte certe sulla vita dopo la morte. Diciamolo: anche il Papa un minimo dubbio che siano tutte cazzate ce l’ha, ma non lo dirà mai e come lui tutti i bigotti del cazzo che hanno un qualche cazzo di timore ad ammettere che forse potrebbe non esserci niente di là. Io lo spero tantissimo, quanto voi, che Dio ci sia e sia buono e ci riservi la vita eterna, ma ho l’onestà intellettuale di prendere almeno in considerazione l’ipotesi (altrettanto probabile) che non ci sia un beato cazzo. A chi mi chiede “Tu credi?” io rispondo “No, pero se ti può interessare ci spero tantissimo. Candidamente”.

Ama il prossimo tuo come te stesso (Gesù)
Fatto. Il problema è che oggi mi sto proprio sul cazzo (Topper H.)

Vorrei brevemente mandare affanculo quel tale seduto in treno vicino a me, che ha parlato per tutto il tempo di cose altamente non interessanti culminate con una frase raccapricciante: "Catania è una piccola New York." - Si, già come no.. e poi c'era la marmotta che confezionava la cioccolata..? Imbecille.

Napoli in agosto è un po' come Parigi a maggio: ricorda Pescara in aprile. (A. Bergonzoni)

Come non citare a proposito di città, il tizio che un paio d’anni fa rivolgendosi ad un amico descriveva Venezia come una città orrenda, rincarando poi la dose definendola come il posto più schifoso sulla faccia della terra. E lo diceva da Induno Olona. Il demente.

Ma lo sai, quanti geni ed eroi sono gay, non lo sai? O non vuoi ricordare? (D. Silvestri – Gino e l’alfetta)

I gay. Siate pure gay, nessuno vi dice niente se siete gay. Ma la sensazione che ho io è un po’ questa: Voi sfilate inneggiando al bello di essere gay. Bene. Fate bene. Bravi. Lodevoli. Ma sono sicuro che se il vostro corteo incrociasse un corteo inneggiante al bello di essere etero, voi vi sentireste tipo offesi. Ecco, siete permalosi secondo me. Ghettizzati da voi stessi prima ancora che dai pregiudizi e scherni tradizionali dei diversamente gay. Ragionateci. E tu Cecchi Paone, sii gay meglio, senza rompere le palle a tutti. Una volta eri un Piero Angela, ora sei una patetica checca pettegola. E che cazzo.

giovedì 25 aprile 2013

PROFILO ATIPICO. NON FALSITA' SUL PROPRIO CONTO.



Ciao non sono Padre Pozzi, non ho 44 anni, e il mio colore preferito non è l’azzurro. Non sono nato a Reekjavik né tantomeno a Gorizia. 
Il mio gruppo preferito per cui vado matto non sono i Depeche Mode e non vedo l’ora di non andare ad un loro concerto. 
Dovessi sbilanciarmi e dire la mia canzone preferita sicuramente non direi “Io no” di Vasco, anche se c’è da dire che alcuni giorni probabilmente non mi dispiace. 
Non sono laureato in Ingegneria e questo mi ha aiutato tantissimo a non diventare un Ingegnere. 
All’oratorio per tutti non ero ‘Andy’. 
Mi piace moltissimo lo sport, sono ad esempio appassionatissimo non del rugby, tanto che appena ne ho occasione non vado allo stadio a vedere il 6 nazioni.  
Ricordo esattamente il mio primo giorno di scuola, tanto che posso dire con estrema certezza che non era una domenica. 
Ora devo andare perché non ho lasciato la macchina in seconda fila, temo che non mi diano la multa. Sarebbe già la terza volta che non la prendo sta settimana.