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venerdì 24 giugno 2011

FINALMENTE ESTATE

Starsene inzuppati nell'acqua, come raviolo di Giovanni Rana nel brodo.
Guardarsi lentamente attorno, come alpino giunto alla vetta di un monte ammira il largo paesaggio sottostante.
Provare pace nel socchiudere gli occhi per proteggersi dai raggi del sole che sottili rimbalzano sullo specchio d'acqua.
Ascoltare incantati il canto dei gabbiani che come angeli planano leggeri verso gli scogli.
Sfiorarsi il labbro con la lingua e abbracciare il sapore di iodio lasciato, come dono pregiato, dall'acqua salata del mare.
Pensare a se stessi, alla propria vita.. e promettersi che da quel momento sarà una vita migliore, una vita che avrà più slancio, perchè in fondo la vita è una soltanto, il tempo è poco.
Sentirsi cullare dall'abbraccio avvolgente della tiepida acqua.
Sentirsi bene.
Sentirsi vivi.
Sentire non voler essere in nessun altro posto al mondo.
Sentire nel taschino del costume un leggero vibro..e capire che sarà l'ultimo.
Sentire l'esigenza di un nuovo iPhone.