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lunedì 6 gennaio 2014

Voglia di smutandarsi in chiesa

Da qualche parte in un punto indefinito tra la mia generazione e quella nuova dev'essere morto il talento, quello artistico, altrimenti non si spiega questo presepe fatto dai bambini del catechismo, con pecorelle vermoidi dalla faccia piatta di cartone rosa, pupazzi rotondi per Maria e Giuseppe poi...la prima è la fata turchina...l'altro sembra uscito da The Nightmare Before Christmas...ci sono anche due Hobbit davanti tral'altro, probabilmente sulla via per Mordor mentre il resto...ci sono dei bambocci di carta colorati male dentro e fuori gli spazi che fanno da pastorelli, sembrano presi da uno di quei quadernoni per bambini di tre anni con pennarelli magici e sono infilati in muschio finto qua e là, a caso, mentre stelle mal ritagliate sorridenti sono appiccicate un po' ovunque...un paio di elementi umani sembrano dei barboni tossicodipendenti, altri cloni di X-Files...un disastro...io ricordo che ai miei tempi con 4 chili di pasta varia si faceva una via crucis con trenta omini da fare invidia ai personaggi di Shrek e che con il Das...spero si scriva cosi...la pasta modellabile comunque...avevamo creato un capolavoro da annali tanto che l'avevano messo pure in una stanza privata che di solito è per roba VIP.

Ora, il presepe è in chiesa e io lo osservo e lo fotografo di nascosto mentre aspetto che la nenia soporifera del rosario finisca e che la messa inizi...si, sono a messa...perché sono a messa? È tipo in onore dei miei nonni materni...mia nonna avrebbe compiuto gli anni domani fosse ancora viva...quindi dovendo dare conferma a mia madre sul gettone di presenza ho risposto "si vengo" anche se ciò significa togliere i pantaloni della tuta per infilare dei jeans che per chissà quale cazzo di legge fisica energia mistica maledizione sumera sembrano sempre usciti da un freezer e sempre molto stretti anche se te mica te li ricordavi cosi...pare infilarsi due pinguini morti nelle gambe...senti le cuciture e i bottoni e la cerniera ghiacciati mentre tu ti infili anche la maglietta dentro che sai benissimo che sopportare del metallo freddo sulla pancia è pura utopia oggi.

Ma non mi turba molto alla fine, no...e nemmeno la morte del talento artistico nel mondo e nemmeno il fatto che poco prima di uscire mia madre mi dice "ma perché non sei venuto di la a conoscere Iside...studentessa di cinema...bella...giovane?" lasciandomi basito...ero in camera mia, nella mia solitudine con porno in streaming sullo schermo. No...nemmeno quello mi turba...è che sto li che mi giro dando le spalle al presepe trash quando di colpo...due movimenti in più...e chissà come le mutande mi si infilano nelle chiappe appena mi sistemo nella panca e ora c'ho gente attorno, vecchie che mi osservano ed entra il prete e l'incenso e quello che parte con i canti intonato come Robocop "La La sulla montagna" con l'ultima strofa che si canta solo una volta ogni trentadue anni e oggi pare proprio quel giorno ma nessuno se la ricorda e io sento la stoffa nelle chiappe e l'unica soluzione pratica sarebbe di prendere pantaloni e tutto il resto e tirare in giù con decisione ma non ho la personalità di Nadal o di un maniaco sessuale in un parco coi bambini...sono schiacciato dagli occhi e i pensieri e i discorsi degli altri, vittima dei giudizi e della gente perché sono brutto e debole anche con nulla da perdere tra mille estranei quindi, cerco mosse alternative.

La prima, allungarsi sulla panca in modo che il culo stia quasi sul bordo e con discrezione tirare dal cavallo...ma la mia pigrizia viene pagata duramente...ho scelto dei jeans un po' piu larghi e stare comodo...per andare a 'prendere' anche le mutande sembrerei un rapper che si trastulla il bigolo distruggendosi il pacco quindi la scarto. Poi, penso di aspettare la genuflessione che significa inginocchiarsi sulla panca e con un gesto finto casuale tirarsi giù le mutande ma anche li...problemi su problemi...ho gli occhi di vecchie e di una mezza gnocca che mi sta dietro direttamente su mani e culo e il problema potrebbe ripresentarsi appena mi rialzo, che la fisica delle mutande è roba oscura come l'universo profondo e la situazione potrebbe pure peggiorare, sicuro come la morte, il canone Rai e l'esplosione del Sole fra cinque miliardi di anni.

Rifletto nervoso...che nei momenti di disagio a fare finta di nulla si fa una fatica incredibile, potrei avere anche la giugulare recisa e non mi interesserebbe, penserei solo a quelle mutande del cazzo e al desiderio profondo sovrastante impetuoso di levarmele. Decido di giocarmi tutto nell'unico momento perfetto, roba pari alle eclissi e alle congiunzioni astrali per tutti quei popoli schiattati migliaia di anni fa...attendo paziente ripetendo le mosse da fare come uno slalomista al cancelletto e appena il parroco esclama "scambiatevi un segno di pace" io scatto subito girandomi all'indietro allungando la mano sinistra mentre con la coda dell'occhio verifico che mia sorella stia intrattenendo e scambiando convenevoli con la tizia che avevo di fronte. La vecchia e la gnocca adesso le ho davanti e sono spaesate dalla mia mossa...ora non devono solo pensare a scandire "La pace sia con te" ma anche abbassare la destra per raggiungermi con la sinistra "che forse è mancino questo" pensano o un "Ma che fa?"...tutti pensieri che la mia vergogna di essere umano possono tollerare molto più di "si sta smutandando in pubblico" o "Quell'idiota si sta mettendo le mani nel culo?"

Passo in rassegna i volti e gli sguardi...la mezza gnocca ha boccoli neri e occhioni castani...la vecchia è una nana rugosa con occhiali e frangetta demodè, noto l'indecisione e il lampo nei loro occhi, sintomi di neuroni in collisione e quindi agisco, con la destra scendo rapido verso il retro, dove sta il culo, mi aggrappò al denim stringendo e tirando con forza tutto quello che riesco ad afferrare...roba che avviene in pochi millisecondi....poi lascio.

Quando mi giro poi, finalmente, mi sento di dirlo con il cuore...

"Che la pace sia con me"