La routine ti frega. Perché la
routine prevede automatismi che non ti fanno mica ragionare. Pilota automatico.
Tu fai perché ormai fai così da un po' e quindi quello diventa il “giusto”. Poi
però basta che quel giorno quella ‘strada’ sia chiusa per lavori in corso e ti
accorgi che la nuova via forse non era mica sbagliata e anzi che forse è
addirittura migliore.
Cambi di prospettiva. La diversità aiuta. Il diverso
scrosta radicati tappi di calcare che ti inceppano il cervello. Vedere le cose
da una nuova angolazione, ti rende più aperto, tollerante.. e quindi migliore!
Ora, lo so.. il livello del pezzo è potenzialmente alto, sviluppabile con
argomenti filosofici, etici.. Da qui si potrebbe iniziare ad esempio a parlare
di razzismo, omosessualità e religione. Certo, potrei, ma il pezzo è mio e lo gestisco io! Nella vita ci sono delle priorità, cose molto più importanti, come ad esempio:
La
compilazione del cartello "Chiuso per Ferie".
Ormai è un format, quasi nessuno si
prende la briga di ragionarci sopra, del resto che ci vuole, è un cartello di
chiuso per ferie, non un equazione algebrica a due fattori coassiali (che peraltro non esiste). Non serve mica un genio per farlo.
“Chiuso per ferie dal 9
al 23 agosto.” - Fatto!
Lineare, giusto, essenziale.. non pare esserci alcuna anomalia.
Eppure un cartello così a me
fa sempre fare due riflessioni.
La prima è: ma il 23 è compreso o no?
E la
seconda, la vera riflessione, è: ma a me, che mi frega che sia chiuso dal 9? E’
un’informazione del tutto inutile. Innegabilmente
superflua. Tanto vale aggiungere altre informazioni inutili allora.
-“Chiuso per
ferie con amici in toscana dal 9 al 23 agosto, danno bel tempo.”
O ancora ...
-“Chiuso
per ferie dal 9 al 23 agosto anche se poi al mare non ci andiamo subito il 9, bensì
partiamo il l'11 perché mia nipote si laurea il 10 e ci scoccerebbe non presenziare
ad un evento del genere”.
La soluzione c’è, è lì, semplice,
alla portata.. basta togliere il pilota automatico.
"Chiuso per Ferie, si riapre il 24
Agosto". Niente di più chiaro, cazzo.